Passeggiata nell’isola di Sant’Erasmo - "Itinerario dalla terra"

 

 

 

 
 
  SANT'ERASMO    
       
Sant'Erasmo Vignole    Mazzorbo

Torcello

Laguna nord

 

 

Descrizione dell’itinerario escursione alla scoperta dell’isola più grande della laguna nord, definita “orto della Serenissima”. Si attraversano campi coltivati a ortaggi, vigneti e frutteti - interrotti da aziende agricole e antiche peschiere - immersi in un paesaggio lagunare di somma bellezza; tra le memorie storiche e culturali del territorio, da vedere la torre Massimiliana
Lunghezza dell’itinerario

8,5 chilometri circa

Mezzi

l’isola si raggiunge con i mezzi pubblici con il vaporetto linea 13 da Fondamente Nove e da Treporti. L’itinerario si percorre a piedi o in bicicletta

Numeri e contatti utili per il noleggio delle biciclette contattare Il Lato Azzurro, unico albergo dell’isola, che ha sede in via Forti, 13; telefono +39 041 5230642, info su: www.latoazzurro.it
per conoscere le esposizioni in corso e gli orari della Torre Massimiliana. Info su: www.parcolagunavenezia.it

              
   Percorso

Descrizione

Fermata Sant’Erasmo Capannone, punto di partenza del percorso. Al bivio si svolta a destra e si prosegue per la strada asfaltata (via dei Forti) in direzione Torre Massimiliana. Ci si può immettere su via dei Forti dall’area verde antistante il Lazzaretto Nuovo, oggi parco pubblico, un tempo Testa di ponte del complesso architettonico-militare dell’isola.

La Testa di ponte, oggi scomparsa, insieme alla Torre Massimiliana, alla Batteria Sant'Erasmo, ai ridotti di Sant'Erasmo Vecchio – trasformati in torri telemetriche oggi abbandonate – e Nuovo – nella zona di punta Vela oggi inaccessibile – costituivano una serie di opere difensive che avevano lo scopo di coprire tutto il lido di Sant'Erasmo e con esso l’ingresso al porto di Lido durante gli anni di dominio francese e austriaco. Nell’area del parco pubblico, recentemente restaurato, è visibile una porzione di binari che ricorda come una ferrovia austriaca collegasse il deposito delle polveri dal Lazzaretto Nuovo alla Torre Massimiliana.

Punto panoramico Di fronte alla fermata del vaporetto Sant'Erasmo Capannone si osserva l’Isola del Lazzaretto Nuovo: si raggiunge con la linea 13 del vaporetto, la fermata è a richiesta; per orari di visita consulta www.lazzarettonuovo.com. Nel 1468 con decreto del Senato della Serenissima fu istituito nell’isola un lazzaretto con compiti di prevenzione dei contagi, detto “Novo” per distinguerlo dall’altro già esistente vicino al Lido - detto “Vecchio” - dove invece erano ricoverati i casi manifesti di peste. L’isola divenne luogo di contumacia (quarantena) per le navi che arrivavano dai vari porti del Mediterraneo, sospette di essere portatrici del morbo. Nel sistema difensivo austro-ungarico il Lazzaretto Nuovo era diventò la polveriera a sostegno delle fortificazioni del litorale di Sant'Erasmo.
Punto panoramico Vista panoramica sulle barene del Canale Tresso lungo il lato est del Lazzaretto Nuovo.

Dopo aver percorso per 0,5 chilometri via dei Forti, è possibile svoltare a sinistra (la terza dall’inizio della strada, prima dell’albergo Il Lato Azzurro) e, dopo circa 300 metri lungo un canale interno sulla destra, si trova l’azienda agricola Sapori di Sant’Erasmo.

Sapori di Sant’Erasmo è un’azienda familiare gestita dal presidente del Consorzio del carciofo violetto, dove è possibile acquistare tutti i prodotti locali sulla base del raccolto e della stagione. È anche Fattoria Didattica: i produttori forniscono spiegazione delle attività agricole.

È aperta al pubblico tutti i giorni, info su: www.carciofosanterasmo.it

Punto panoramico Dalla via dei forti vista panoramica sull'Arsenale di Venezia e l’isola delle Vignole.

Proseguendo lungo la via dei Forti si giunge alla punta sud dell’isola dove sorge la torre Massimiliana.

  Di fronte alla bocca di porto del Lido, la torre, costruita dagli austriaci sul sedime di una precedente fortificazione napoleonica, il forte Sant'Erasmo, è un'opera del tutto anomala nel variegato panorama delle architetture militari della piazzaforte marittima a forti staccati della laguna di Venezia. Questo forte circolare ha dato rifugio all’arciduca Massimiliano d'Austria nel corso di una rivolta armata del 1848. Utilizzata fino alla seconda guerra mondiale, dopo un lungo abbandono è stata recentemente restaurata e ospita, marzo a ottobre, mostre ed eventi culturali. Qui ogni anno, a maggio, si svolge la Festa del Carciofo Violetto di Sant’Erasmo.

Proseguendo per la via dei Forti, che svolta a sinistra dietro la torre, ci si addentra nel territorio agricolo circondati dai campi coltivati. Dopo circa 0,8 chilometri dalla svolta si incontra un’azienda produttrice di miele.

Parte di questo tragitto può essere svolto lungo l’argine della laguna, percorrendo il sentiero che costeggia la spiaggia di fronte al bacàn (la grande secca antistante, meta dei bagnanti veneziani).

[punto di interesse] L’azienda, che produce miele da più di trent’anni, è una casetta immersa nel verde. Il giardino che la circonda è una piccola "antologia" della natura con grandi alberi e piante, anche esotiche. Grazie alle sue oltre 120 arnie produce il miele al carciofo, che è leggermente più amaro degli altri mieli, e quello di barena, con un leggero sentore di salsedine, esclusivo dell’area lagunare dove le api possono vagare liberamente in un ambiente marino con profumi caratteristici unici. Il miele si può comprare solo venendo a Sant’Erasmo. Per informazioni si può telefonare al numero +39 041 2444067.

Punto panoramico Vista panoramica sulla bocca di porto del Lido e Punta Sabbioni.

 

Dopo circa 1,5 chilometri girando a sinistra (poche decine di metri dopo il Ristorante Cà Vignotto) si può percorrere un sentiero sterrato che attraversa campi coltivati e vigneti e che costeggia estesi e allungati bacini di peschiere.

Sentiero percorribile solo a piedi o in bicicletta, molto interessante dal punto di vista naturalistico. Buon punto per birdwatching (fagiani, merli, storni, cavalieri d'Italia, etc). Il reticolo idrico rappresentato dalle peschiere, una delle costanti del paesaggio antropizzato dell’isola, è direttamente collegato alla circostante laguna. Oggi in stato di abbandono, un tempo non presentava funzioni irrigue bensì funzioni produttive complementari essendo destinato all’allevamento ittico. In più punti sentieri laterali collegano il percorso alla strada principale sull'altro versante dell’isola (via delle Motte). Se ne può imboccare uno, accorciando l’itinerario e raggiungendo direttamente il centro del paese, dove si trova la fermata del vaporetto Sant'Erasmo Chiesa.

Sulla sinistra ci si ricongiunge con la via dei Forti che prosegue fino all’ex Ridotto ormai invisibile a causa della vegetazione.  Girando ancora a sinistra si arriva alla fermata del vaporetto punta Vela e ci si trova su via delle Motte che costeggia tutto il lato nord dell’isola.

Da Punta Vela la vista dei campi coltivati e delle vigne diventa particolarmente piacevole perché da molte angolazioni è possibile scorgere sullo sfondo le isole di San Francesco del Deserto e Burano. Dalla fermata del vaporetto di Punta Vela il panorama su San Francesco del Deserto e le sue barene è eccezionale.

[panorama] San Francesco del Deserto (visitabile negli orari di apertura, per informazioni consultare il sito www.isola-sanfrancescodeldeserto.it), abitata sin dall’età romana, nel 1220 accolse Francesco d'Assisi di ritorno dall'Oriente e dalla Quinta Crociata. Il Santo scelse l'isola per fondarvi un ricovero dove fosse possibile pregare e meditare in pace. Dopo la sua morte l'isola venne donata ai frati minori dal patrizio veneziano Jacopo Michiel, per fondarvi un convento. Nel XV secolo, abbandonata l'isola e il convento per le condizioni ambientali divenute ormai inospitali, la zona fu successivamente adibita a polveriera dagli austriaci, sino a che, nel 1858, il terreno venne donato alla diocesi di Venezia, che consentì ai frati di rifondarvi il monastero tuttora attivo.

Si prosegue per circa 1,3 chilometri lungo via delle Motte in direzione sud giungendo al centro del paese dove si concentra la maggior parte delle abitazioni e dei servizi e si trova la fermata del vaporetto Sant'Erasmo Chiesa.

  Al centro del paese si trova la Chiesa del Cristo Re, costruita nel XX secolo. La chiesa, realizzata su progetto di Brenno Del Giudice, è suddivisa in tre navate. La facciata degrada dal centro ai lati secondo segmenti verticali segnati da lesene e movimentati, nella parte superiore, da elementi curvilinei. Fu consacrate il 27 ottobre 1929, poco dopo l’istituzione della parrocchia di Sant’Erasmo (1926); all'interno è conservata una tela della scuola del Tintoretto, il Martirio di Sant'Erasmo,.

Avanzando ancora lungo via delle Motte per circa 0,7 chilometri si possono osservare le vigne dell’azienda Orto di Venezia. La cantina è visitabile e si trova in prossimità della fermata del vaporetto Sant'Erasmo Capannone, un chilometro più avanti.

Nell’azienda è stato ripristinato l’antico sistema di drenaggio: raccolta dell’acqua piovana entro i canali che passano tra i filari delle vigne e conseguente deflisso in laguna, con la bassa marea, attraverso sistemi idraulici di “chiuse”.

La cantina (info su: www.ortodivenezia.com) è visitabile anche nell’ambito dell’iniziativa di Fattoria Didattica tenuta da Cà Codolo: una proposta itinerante che coinvolge diversi produttori dell’isola. Visite su prenotazione, è richiesto un minimo di partecipanti.

Proseguendo per ancora poche centinaia di metri si ritorna alla fermata del vaporetto Capannone, da dove la nostra gita è iniziata.

 

 

Link correlati

 

Versione in inglese, tedesco, francese e castellano